Stress: stimolanti o adattogeni?

Chi non si è mai sentito stressato?

Lo stress sta diventando comune oggi, sia nel traffico che al lavoro, in caso di pandemia o con preoccupazioni immaginarie. Ogni giorno sperimentiamo picchi di stress. E, poiché una delle conseguenze dello stress è l’esaurimento mentale, presto abbiamo cercato il consumo di stimolanti. Ma sapevi che l’opzione migliore in questi casi sarebbe consumare adattogeni?

Gli adattatori sono modificatori della risposta allo stress che aumentano la resistenza non specifica di un organismo allo stress aumentando la sua capacità di adattamento e di sopravvivenza.

Lo stress può essere uno stimolo positivo per il nostro organismo, ma dipende dall’intensità e dal tempo in cui si agisce. L’attività fisica, ad esempio, genera stress per il corpo che, di conseguenza, risponde con sistemi di adattamento positivi, come il processo di ipertrofia muscolare, tuttavia, un atleta, generando molto stress al corpo, può avere la conseguenza di sovrallenamento che sarebbe stanchezza cronica dovuta a sovrallenamento e scarso recupero.

Ogni volta che l’organismo è sottoposto a stress, vengono attivati ​​tre sistemi per proteggerci e generare un adattamento.

  1. Sistema Nervoso Centrale, attraverso il Sistema Autonomo che rilascia catecolamine attraverso il sistema simpatico e parasimpatico;
  2. Endocrino, attraverso la secrezione di ACTH e conseguente rilascio di cortisolo;
  3. Sistema immunitario, tramite il sistema immunitario innato o tramite il sistema immunitario adattativo.

Le conseguenze dello stress sul nostro corpo sono l’adattamento a stimoli specifici. Il problema è quando lo stress è costante e il sistema di riparazione, come il sonno, è compromesso. Pertanto, viene generato un ciclo di stress che causerà affaticamento e persino esaurimento nel nostro corpo.

In conseguenza della stanchezza, inizia la ricerca di sostanze stimolanti, in modo che lo stato di veglia possa essere mantenuto per un periodo di tempo più lungo. Tuttavia, sebbene gli stimolanti abbiano un’azione acuta e rapida, la risposta non dura a lungo, causando così un rimbalzo, un improvviso calo di energia che causerà più stanchezza e più affaticamento. E questo provoca la necessità di aumentare sempre più il consumo di stimolanti come caffeina, energy drink e pre-workout.

L’opzione migliore sarebbe il consumo di adattogeni, poiché questi hanno l’azione di prolungare la durata della resistenza aspecifica allo stress e di diminuire l’entità della fase di allarme.

Come mostra la figura sottostante, la risposta allo stress con il consumo di adattogeni oltre ad essere meno intensa è più duratura e non genera rimbalzo energetico. In questo contesto, i meccanismi d’azione degli adattogeni sono specificamente correlati all’attività protettiva dello stress e alla maggiore adattabilità dell’organismo.

C’è un enorme elenco di adattogeni, vedi sotto:

In Brasile i più conosciuti e utilizzati sono: Rhodiolea rosea, Whitania sonnifera e Panax ginseng.

Queste sostanze vegetali sono note agli indigeni che le usavano quando avevano bisogno di andare a caccia. Nei tempi attuali, i russi negli anni ’40/’50 erano alla ricerca di risorse che lasciassero vigili i loro dipendenti, ma senza gli effetti negativi degli stimolanti. Così, hanno trovato gli adattogeni che hanno iniziato ad essere usati come modulatori dello stress.

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